GESTIRE
L’INDISPENSABILE
100 ettari di seminativi, boschi e pioppeti, di cui 20 dedicati a vitigni locali. Vigne di barbera vecchie più di 80 anni. Solo uve di proprietà.
Hic et Nunc può contare su di una biodiversità paesaggistica rara all’interno del contesto vitivinicolo piemontese, dominato dalla monocultura. Una diversità che abbiamo deciso di preservare attraverso pratiche vitivinicole particolarmente attente al contesto paesaggistico.
Il nostro rispetto per il paesaggio si traduce nella difesa dei suoli: inerbimento dei filari, attenzione a non esasperare la compattazione e il dilavamento dei suoli, trattamenti ridotti al minimo.
Hic et Nunc può contare su di una biodiversità paesaggistica rara all’interno del contesto vitivinicolo piemontese, dominato dalla monocultura. Una diversità che abbiamo deciso di preservare attraverso pratiche vitivinicole particolarmente attente al contesto paesaggistico.
Il nostro rispetto per il paesaggio si traduce nella difesa dei suoli: inerbimento dei filari, attenzione a non esasperare la compattazione e il dilavamento dei suoli, trattamenti ridotti al minimo.
Lavoriamo tutte le vigne a mano e vinifichiamo soltanto le uve dei nostri appezzamenti. Adottiamo pratiche virtuose per il controllo “termico” del vigneto, fondamentale in una fase di cambiamento climatico come quella che stiamo attraversando.
Un doppio passaggio in vigna per lo sfoltimento della chioma in base all’esposizione assicura ai grappoli di essere sempre esposti in modo adeguato: senza scottature, lesioni degli acini o, peggio ancora, arresti di maturazione. Una conduzione agronomica “ragionata” e calibrata sulla base di situazioni da valutare con attenzione vigneto per vigneto, anche in funzione dell’età e della vigoria delle piante, nonché della posizione e delle caratteristiche del suolo.